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Life style | Post di Sbertani

Il "gioco di squadra" per un team vincente

Prendiamo come esempio una partita di pallacanestro: una squadra avanti di 20 punti e tutti gli addetti ai lavori a celebrare la capacità del suo allenatore. Certo, nella pallacanestro moderna se la tua squadra tira con il 75% dal campo forse "sono tutti bravi" ad allenare. E l'altro allenatore, quello dell'altra squadra, passa per il brocco di turno e prossimo candidato a non mangiare il tradizionale panettone di Natale.

Ma poi cosa succede; piano piano la squadra inseguitrice recupera un pallone, difende con più grinta, sporca tutti i palloni e impedisce il tiro facile. Aumenta il ritmo e la pressione ed ecco il miracolo: piano piano recupera la partita fino a vincerla.

Punto dopo punto, minuto dopo minuto, quei cinque brocchi fino a qualche minuto prima si trasformano in una "vera squadra" mentre gli avversari perdono fiducia sbagliando i tiri più facili.

Non è un caso raro: capita spesso sui campi di gioco. La squadra inizialmente in vantaggio comincia a ragionare con supponenza, con arroganza, perde concentrazione, mentre l'altra squadra si compatta, i ragazzi si guardano negli occhi e, seguendo le indicazioni del loro coach, cambiano le sorti dell'incontro.

Quale dei due è il migliore allenatore: quello osannato quando i suoi realizzavano con il 75% al tiro dalla distanza, oppure quello che ha saputo costruire un gruppo che, nelle grandi difficoltà, riesce a compensare le mancanze uscendo alla distanza?

Quello che, quando i suoi ragazzi perdono lucidità e quindi capacità di realizzazione, non sa affrontare il "cambiamento", oppure quello che, passo dopo passo, porta i suoi uomini al traguardo.

Lascio a voi la conclusione, sapendo che concorderete con me sulla risposta.


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Pubblicato il 03-02-2017

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